Gorizia si mette in movimento

Visione

 

La Gorizia del futuro punta sulla mobilità sostenibile come fattore strategico per la competitività territoriale. La maggiore accessibilità del territorio infatti incide positivamente sulla sua velocità, sulle relazioni tra le persone e imprese, sulle transazioni sociali ed economiche, sulla qualità dell’ambiente e della vita, contribuisce, in una parola, a rendere un territorio attrattivo. La città ha dunque compiuto quelle scelte indifferibili sul sistema della viabilità inserite anche nel Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, che hanno permesso di sviluppare una mobilità sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale ed economico, rendendo efficienti le reti di mobilità. Il sistema dei parcheggi scambiatori – profondamente rivisto al fine di favorirne un utilizzo pieno e realizzando, ove necessario, nuove strutture – è stato concepito come un supporto alla promozione della mobilità dolce (pedonale e ciclabile) e del trasporto ferroviario le cui connessioni sono state adeguatamente potenziate. L’offerta del trasporto pubblico è stata infine rimodulata per venire incontro alle esigenze di specifiche categorie (ad esempio gli studenti universitari).

 

 

 

Obiettivi

 

4.1 Rafforzamento della mobilità sostenibile come driver di sviluppo territoriale

 

4.2 Revisione e rafforzamento del sistema di parcheggi scambiatori

 

4.3 Riduzione del traffico pesante in attraversamento della città

 

4.4 Estensione e rafforzamento della rete della mobilità dolce (pedonale)

 

4.5 Estensione e rafforzamento della rete della mobilità dolce (ciclabile)

 

4.6 Rafforzamento delle connessioni ferroviarie

 

4.7 Rimodulazione del sistema del trasporto pubblico locale

 

 

 

Strategie

 

Promozione della mobilità ciclo-pedonale

 

Sarà implementata una rete di percorsi ciclabili, da realizzare a bordo strada, separati dalla mobilità motorizzata, su viabilità esistente, su nuova viabilità e all’interno dell’infrastruttura verde urbana in diverse zone della città, che permettano di definire circuiti non frammentari di percorsi in sicurezza per le bici. Si dovranno prevedere, a partire dalle piste ciclabili già esistenti, percorsi veri e propri con il ruolo di connessioni ecologiche tra aree verdi esistenti e di progetto e, in particolare, un percorso ciclabile continuo in sede propria. Le norme di attuazione del PRGC dovranno dunque contenere anche indicazioni per l’acquisizione delle aree da destinare a percorsi di mobilità dolce e meccanismi di compensazione ecologica e/o premiali per le nuove edificazioni che prevedano, tra le altre misure, che anche i privati realizzino percorsi ciclabili e pedonali.

 

Progetto-faro: ciclovia dell’Isonzo

 

In sinergia con il Gect GO, si prevede l’esecuzione di puntuali interventi per la valorizzazione ed il recupero dell’area dell’Isonzo per mezzo della partecipazione del Comune al “Lotto 4 del Piano strategico per la valorizzazione del parco naturale transfrontaliero dell’Isonzo” che troverà un primo sviluppo con la realizzazione di un itinerario ciclo-pedonale lungo l’Isonzo (istituzione di una zona 30 nell’area di via degli Scogli per complessivi 5.549 metri lineari e realizzazione di 901 metri lineari di percorso ciclo-pedonale).

 

Buone pratiche a livello europeo

 

Circuiti tematici per pedoni e ciclisti [1] 2009- / Norderstedt, Germania (75.000 ab.)

 

A Norderstedt l’amministrazione ha creato sette circuiti per una lunghezza totale di 80 km, realizzati in forma circolare e connettendo le aree centrali della città con le aree verdi poste a corona intorno al centro. I percorsi, efficaci dal punto di vista visivo e comunicativo perché segnalati con cartelli e mappe e associati a nomi simbolici, e adeguatamente messi in sicurezza, hanno la funzione di incoraggiare la cittadinanza a muoversi a piedi o con la bici.

 

Principale insegnamento: l’integrazione di interventi fisici sulle infrastrutture esistenti e azioni comunicative e informative adeguate è necessario per rendere attrattive le opzioni di mobilità alternative all’auto, tanto nei flussi pendolari quanto nel tempo libero.

 

 

 

Realizzazione di un sistema di parcheggi scambiatori

 

Un’analisi rinnovata dei flussi di mobilità che investono il sistema goriziano dovrà essere orientata alla realizzazione di un sistema di parcheggi integrato con le altre modalità di mobilità territoriale al fine di potenziare queste ultime, anche su una scala extraurbana (integrandosi con il sistema degli autobus extraurbani e con le linee ferroviarie) e in un’ottica transfrontaliera. L’aumento delle aree di parcheggio a corona del centro storico permetterebbe dunque di liberare ulteriormente le aree più centrali dalle auto a favore di una maggiore vivibilità degli spazi pubblici e rendendo più sicura la mobilità ciclabile e pedonale.

 

Progetto-faro: ex rimessa dei tram di Via di Manzano

 

L’APT è stata interessata dall’Amministrazione per il conferimento dell’aera ex rimessa del tram di Piazzale Saba (prospiciente alla Stazione ferroviaria) al fine di poter realizzare un parcheggio di interscambio. L’intervento sull’ex rimessa tram è strategico perché integrato nel quadro del potenziamento dello snodo Stazione come hub intermodale, assieme alla circuitazione delle corriere nell’area ex doganale. L’area ospiterà servizi commerciali connessi al passaggio di persone generato dal parcheggio e spazi museali/espositivi dedicati alla storia della mobilità a Gorizia.

 

Buone pratiche a livello europeo

 

Pianificazione della sosta [2] 2014- / Saint Niklaas, Belgio (70.000 ab.)

 

La città di Saint Niklaas ha ridisegnato il sistema viabilistico urbano con l’obiettivo di connettere 3 grandi parcheggi scambiatori che servono il centro con una differenziazione del sistema tariffario e della sosta massima al fine di incentivare l’interscambio tra auto e altri mezzi di trasporto al di fuori delle aree centrali. La prospettiva di pedonalizzazione progressiva del centro prevede la possibilità di trasformare i parcheggi scambiatori in parcheggi per i residenti al fine di estendere ulteriormente l’uso di sistemi di mobilità sostenibile anche nelle aree contigue al centro.

 

Principale insegnamento: l’integrazione della pianificazione del sistema della sosta nella pianificazione complessiva della mobilità cittadina permette di sviluppare prospettive di lungo periodo, articolando interventi progressivi nel corso del tempo che trasformino di conseguenza le funzioni delle aree di sosta.

 

 

 

Riduzione del traffico pesante

 

La riduzione del traffico pesante in attraversamento della città e di quello diretto alle attività commerciali del centro per le consuete operazioni di carico/scarico ha effetti diretti sulla riduzione dell’inquinamento atmosferico e acustico con un beneficio per tutta la cittadinanza.

 

Progetto-faro: riduzione del traffico pesante al Valico di Salcano

 

Riduzione del traffico pesante in ingresso dall’ex valico di Salcano e introduzione del divieto di sosta alle Casermette. L’intervento di limitazione del traffico pesante alla porta Nord della città (V. Montesanto) è strategico perché coordinato a livello transfrontaliero e volto a favorire la porta Sud della città (Autoporto SDAG). Fanno eccezione i frontisti (ad esempio i mezzi diretti alle Casermette).

 

Buone pratiche a livello europeo

 

Cooperazione nella distribuzione delle merci [3] 2015- / Maastricht, Paesi Bassi (123.000 ab.)

 

Nella città di Maastricht è stato sviluppato un accordo tra l’amministrazione, attività economiche e operatori logistici e altre istituzioni locali al fine di migliorare il sistema di distribuzione delle merci nel centro e renderlo più sostenibile. È stato anche implementato un sistema di monitoraggio del traffico pesante su alcune delle arterie principali della città, ottenere dati rilevanti per il raggiungimento dell’obiettivo. In particolare, nell’area di Wyck è stato sviluppato un piano operativo che prevede, tra le altre azioni, l’implementazione di un sistema efficiente di approvvigionamento delle merci (analisi delle matrici origine-destinazione, creazione di hub e aggregazione degli operatori, sistema di stop&drop per le merci deperibili, sistema smart di raccolta dei rifiuti).

 

Principale insegnamento: se segue uno schema collaborativo e strutturato passo dopo passo, l’introduzione di sperimentazioni nella riduzione del traffico pesante può generare effetti positivi nella qualità ambientale e nella riduzione del traffico in centro senza compromettere gli interessi economici degli operatori commerciali e della logistica.

 

 

 

Compatibilità con le Linee Guida per le Green City

 

L’obiettivo si integra con le Linee Guida per le Green City secondo questi aspetti principali:

 

  1. assicurare un’elevata qualità ambientale: attraverso la promozione di un sistema di mobilità urbana sostenibile;

 

  1. adottare misure per contrastare il cambiamento climatico: attraverso la riduzione del traffico motorizzato che comporta un abbattimento delle emissioni di gas serra e una riduzione dei consumi di energia;

 

  1. promuovere l’eco-innovazione, la green economy e il miglioramento della governance: attraverso l’aumento delle performance di competitività territoriale che deriva da una mobilità più efficiente e sostenibile.

 

 

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